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Legenda articolo "Turbina vs Contrangolo Moltiplicatore: il Confronto Definitivo"
L’evoluzione tecnologica in odontoiatria non si ferma mai, e gli strumenti rotanti sono un chiaro esempio di questo progresso. Per anni, la turbina ad aria è stata la regina indiscussa per le procedure che richiedevano alta velocità. Oggi, però, i contrangoli moltiplicatori, specialmente quelli accoppiati a micromotori elettrici, si sono guadagnati una fetta importante del mercato e dell’apprezzamento dei clinici. Vediamo perché.
Capire come funzionano questi due strumenti è il primo passo per apprezzarne le differenze.
La Turbina ad Aria: il suo meccanismo è, concettualmente, piuttosto semplice: l’aria compressa proveniente dal riunito viene convogliata su una piccola girante (rotore) contenuta nella testa della turbina, facendola ruotare a velocità elevatissime. Parliamo di regimi che a vuoto possono raggiungere i 300.000-400.000 giri/minuto, a volte anche di più. La caratteristica principale, oltre all’alta velocità, è un torque (o coppia) relativamente basso. Questo significa che, applicando una pressione eccessiva o incontrando un materiale molto resistente, la fresa tende a rallentare o a “impuntarsi”. La leggerezza e la semplicità costruttiva sono altri suoi tratti distintivi.
Il Contrangolo Moltiplicatore (Anello Rosso): questo strumento, riconoscibile appunto dall’anello rosso, è progettato per essere accoppiato a un micromotore, che può essere pneumatico ma, più comunemente e con prestazioni superiori, elettrico. Il termine “moltiplicatore” si riferisce al fatto che al suo interno sono presenti degli ingranaggi che aumentano la velocità trasmessa dal micromotore alla fresa, solitamente con un rapporto di 1:5. Se un micromotore elettrico eroga 40.000 giri/minuto, la fresa sul contrangolo moltiplicatore ne farà 200.000 (40.000 x 5). La grande differenza rispetto alla turbina risiede nel torque, significativamente più elevato e costante anche sotto carico. Questo si traduce in una capacità di taglio più efficiente e continua.
Entrambi gli strumenti hanno i loro pro e contro, che è fondamentale conoscere per una scelta oculata.
Nonostante l’avanzata dei moltiplicatori, la turbina conserva alcuni vantaggi che la rendono ancora attuale.
Vantaggi
Il contrangolo rosso ha introdotto un nuovo standard in termini di efficienza di taglio e precisione.
Vantaggi
Torque elevato e costante: questa è la sua carta vincente. Permette un taglio fluido, continuo ed efficiente anche su materiali molto resistenti come la zirconia o vecchie amalgame, senza perdita di velocità. (Fonte: dati tecnici dei produttori e studi comparativi sull’efficienza di taglio)
Minore rumorosità: il suono prodotto è generalmente più grave e meno acuto rispetto alla turbina, risultando meno stressante.
Maggiore precisione e concentricità della fresa: grazie alla trasmissione meccanica e alla qualità degli ingranaggi, le vibrazioni sono ridotte e la fresa lavora in modo più centrato, consentendo preparazioni più precise e margini più definiti.
Velocità regolabile con precisione: se abbinato a un micromotore elettrico, è possibile impostare con esattezza la velocità di lavoro desiderata, adattandola al tipo di fresa e alla procedura.
Migliore controllo: la sensazione è quella di avere uno strumento che “tira” meno e che permette un controllo più fine del movimento.
Svantaggi
Peso e ingombro: il sistema micromotore + contrangolo è generalmente più pesante e talvolta più ingombrante di una turbina, anche se i modelli più recenti sono sempre più ergonomici e leggeri.
Costo iniziale: l’investimento per un buon micromotore elettrico e un contrangolo moltiplicatore di qualità è solitamente superiore a quello per una turbina.
Generazione di calore: un torque elevato, se non accompagnato da un adeguato sistema di raffreddamento (spray multipli), può generare più calore. Tuttavia, i modelli di punta dispongono di sistemi spray molto efficienti.
Complessità meccanica: la presenza di ingranaggi richiede una manutenzione e lubrificazione ancora più scrupolosa, consigliamo ad esempio un apposito prodotto per la lubrificazione.
La scelta tra turbina e contrangolo moltiplicatore dipende molto dal tipo di odontoiatria che pratichiamo e dalle nostre preferenze personali.
Quando preferire la Turbina, potrebbe essere la scelta giusta per:
Quando preferire il Contrangolo Moltiplicatore, è spesso lo strumento d’elezione per:
Sensazioni operative: la “mano” percepisce una notevole differenza. Con la turbina, si tende a lavorare con una pressione più leggera e a “pennellare”, lasciando che sia l’alta velocità a fare il grosso del lavoro, ma stando attenti a non “piantare” la fresa. Con il contrangolo moltiplicatore, la sensazione è di maggiore “potenza sotto controllo”; si può esercitare una pressione leggermente superiore e più costante, e lo strumento risponde senza esitazioni, dando un feedback più diretto e una sensazione di taglio più “pieno”.
In conclusione, non c’è un vincitore assoluto. Molti colleghi scelgono di avere entrambe le opzioni a disposizione, selezionando lo strumento più idoneo in base alla specifica situazione clinica. Il contrangolo moltiplicatore, grazie al suo torque e alla sua precisione, rappresenta spesso la scelta d’elezione per lavori di fino e per affrontare materiali tenaci, mentre la turbina può ancora dire la sua per la sua semplicità e per determinate manovre rapide. La cosa importante è conoscere a fondo le potenzialità e i limiti di ciò che impugniamo ogni giorno.
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